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giovedì 14 febbraio 2013

L'Incontenibile Desiderio


Presto o tardi avrebbe ceduto, lo sapeva bene. Nel corso degli anni (parecchi dal punto di vista di un comune uccello, ma molto pochi, ad esempio, per una tartaruga gigante) aveva attentamente valutato la possibilità di FARLO. Spinta da un accesissimo desiderio aveva, infine, cessato di considerarla una semplice possibilità, bensì una sorta di dovere, una necessità dettata dai suoi stessi geni. 

A lungo si era interrogata su quello che avrebbe provato facendolo—e persino su quali posizioni avrebbe scelto, qualora le cose si fossero fatte un tantino più serie in futuro*. Che ci sarebbe stato da meravigliarsi? In tempi di crisi, in fondo, ci si adegua come si può, e si sa che internet offre un mare di possibilità in questo senso. Pur sempre meglio che penzolare per strada sui tacchi senza concludere niente, pensava, e in effetti era vero**. Molte ragazze che conosceva svolgevano regolarmente questo tipo di attività e, nonostante la sua riservatezza, non poteva più fingere che l’idea di dar mostra di sé in questo modo non la affascinasse.
Che diamine, il mondo non poteva non essere pronto per un altro grosso paio di coglioni, e di sicuro avrebbe curato i suoi in modo che risultassero i più grandi e pelosi di tutti.
Certo non sarebbe stato facile, specie all’inizio e in parte a causa, pensava, della sua natura di VERGINE***. Tuttavia quel momento era arrivato, l'avrebbe piantata di nascondersi e, finalmente, si sarebbe messa a nudo.

Quel giorno, Claire creò un blog.

Sì, beh, con le metafore era una frana, e diciamo che la sua ossessione per gli oroscopi aveva conosciuto tempi migliori. Acchiappò la tastiera e incominciò a scrivere.
Scrisse su una diavolo di pagina fittizia, in uno strano mondo virtuale, dove ogni scherzo vale … beh, innanzitutto, una potenziale denuncia.
*Non avrebbe certamente disdegnato essere eletta Imperatrice del mondo se un giorno fosse diventata ricca e famosa, ma si domandava se sarebbe riuscita a farsi carico di tale responsabilità.
**cit.”Pur sempre meglio che penzolare per strada sui tacchi[…]”A questo proposito, Claire ci tiene a precisare che indossare i tacchi per strada è un fatto assolutamente normale, e provvede inoltre a informare i malpensanti dell’esistenza di  marciapiedi e di aree pedonali appositamente adibite, come da nome, al camminamento—detto anche penzolamento, in caso si tratti  di un individuo particolarmente svogliato come Claire, oppure di Ornella Vanoni ubriaca.
***Così almeno credeva, prima di scoprire da un giochino su internet che in realtà aveva  un forte ascendente Leone.

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