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domenica 1 giugno 2014

Savoir Merde

 Se Dio ci ha dato il buonsenso è perché sapeva che, un giorno, Tim Berners-Lee ci avrebbe donato Internet, e che noi, con l'andare del tempo, avremmo conosciuto Facebook, Twitter, Youtube, Instagram, i brillanti quesiti di Yahoo Answers e un paio di altri metodi per innalzare l'autostima. In poche parole, Dio voleva salvarci da questo:


Conoscere approfonditamente le proprie possibilità è ammirevole: grazie all'ampia scelta di accessori in dotazione al nostro corredo genetico possiamo parlare, interagire, riprodurci e generare materia di ogni genere fisico, il tutto con un ragionevole margine decisionale su quando e come attivarci. E' bello sapere che molti di esseri deambulanti, essendo al corrente di ciò, avvertano il costante obbligo di rivendicare la propria libertà di espressione, parlando unicamente perché hanno una cavità orale o accoppiandosi solo perché ne possiedono una intergambale. E' ancora più bello sapere che una consistente parte di essi, anziché proferire a voce, in privato o di persona, preferisce esercitare suddetto diritto scrivendo commenti balordi e inutili sui social network.

Giusto perché lo si può fare, no?

C'è anche scritto: "Scrivi un commento...", quindi perché non farlo.
Gli scaffali del supermercato sono pieni di "Acquista", "Compra" et sinonimi: pensare che una semplice scritta possa obbligarmi a compiere qualunque azione avrebbe senso quanto un cartello istigante al suicidio in prossimità di un pendio.

Inutile che mi soffermi su quanto sia ingenua e distorta la convinzione di poter veramente dire o fare quello che ci pare in qualunque contesto virtuale (e non). Mi soffermerò invece sulle ignominie del savoir merde, ovvero quell'abilità naturale che esterna quanto di più sbagliato si possa esternare, nel modo più sbagliato e nella più sbagliata delle location (esempio: la mia bacheca e quella di altri cristiani). La maleducazione regna incontrastata, ovviamente, ma non è sola. Ad esempio questo commento, ricevuto dal mio amico Simone, non è propriamente maleducato:

...è tuttavia presuntuoso ed inappropriato. Pura essenza di savoir merde, per non contare il fatto che, comunemente, la persona che esprime tale critica (nella convinzione di aver fatto un favore al malcapitato nonostante la chiara mancanza di tatto e garbo) si aspetta, oltretutto, di essere ringraziata.
                                                                                                           GRAZIE

Il (sentito) consiglio che intendo somministrarvi è il seguente: domandatevi se di persona lo fareste. Direste in faccia le stesse cose che state per scrivere a quella persona? Andreste appositamente da quella persona a dirgliele? Se sì, go ahead (and be prepared, perché se è vero che avete "piena" libertà di espressione, anche chi vi risponde ha altrettanto inoppugnabile diritto, e state pur certi che lo eserciterà in rima col vostro).

Nella maggior parte dei casi però, e lo sapete meglio di me, la risposta è no.

No, non gliele direste in faccia solo perché avete una bocca. Per cui, non commentate soltanto perché leggete "commenta".

PS: La protuberanza che increspa i miei mutandoni non è l'etichetta per la lavanderia. E' una piccola coda a punta.

xoxo

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